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LA MI' MOGLIE LA FA LA PODISTA
di Alessandra Rivara Cuccuini
Anni 1990 - 2000. Il boom del podismo è in continua espansione. Una famiglia fiorentina, la famiglia Martiri, conduce una vita ordinaria. Benedetto capofamiglia, sua moglie Lucrezia, Alba e Giustina le figlie, Erminio Martiri padre di Benedetto. La regolarità del loro quotidiano viene stravolta da una frenesia quasi ossessiva che invade Lucrezia. Donna piena di eccitazione e di bramosia, la quale inopinatamente è pervasa dall'amore per il podismo, passione che intende appagare (senza tanta considerazione) partecipando alla corsa di una la maratona nonostante i pochissimi mesi di attività. Si assisterà a continui contrasti: spigolosi e assai frizzanti. Briosi e "meleggianti" fra Lucrezia e Benedetto (uomo abulico, amante di una sola cosa : la cucina), il quale si troverà costretto a doversi assoggettare alla sconvolgente situazione che mostra il nuovo andamento familiare. Si troverà, fra l'altro, in una posizione di inferiorità; essendo le figlie e soprattutto nonno Erminio coalizzati con Lucrezia. Il vivace e spiritoso uomo, caldeggiando la sua impresa, risulterà infatti un vero alleato della nuora, (che comunque appare irrealizzabile anche alla flemmatica sorella di Lucrezia: Amelia), non mancando invece di criticare con fare canzonatorio il comportamento del figlio. Una trama esilarante, con fraseggio carico di facezia, dove non manca il contorno sospiroso e sognante di Gino, giovane podista. Ragazzo che bramerebbe un riscontro più tenero e accondiscendente da parte di Alba che pare invece indifferente alla sua proposta sentimentale. Personaggi puntigliosi e irriducibili. Scambio di battute argute e scherzose che accompagneranno il soggetto dall'inizio alla fine. Come riuscirà Lucrezia nel suo ardito intento di correre la 42 Km. ...?